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come fotografare una ballerina

Come fotografare una ballerina? Consigli e trucchi

Avete una reflex e avete una ballerina, volete fotografarla, ma non sapete come? Oggi, grazie all’aiuto di un esperto del settore, scopriremo alcuni segreti su come fotografare una ballerina al meglio! Potrete finalmente dire addio a foto mosse, fuori fuoco, troppo chiare o troppo scure e rendere memorabili i vostri scatti. Prendete carta e penna, o stampate direttamente questo articolo, per avere sempre con voi una mini guida su come fotografare una ballerina!

 

Come fotografare una ballerina: ISO, diaframma e tempi di scatto

Se siete soliti scattare in manuale avrete sicuramente confidenza con questi termini: ISO, diaframma e tempi di scatto e saprete già a cosa si riferiscono. Non mi dilungherò in merito. Ci sono moltissimi blog di fotografia ai quali mi sento di rimandarvi per scoprire un mondo pieno di risorse. Lo dico per esperienza, perché da ballerina appassionata di fotografia ho seguito molti blog che mi hanno insegnato tanto. Poi ho conosciuto Davide e molte delle mie foto hanno risentito positivamente della sua influenza. Avere la possibilità di conoscere un maestro di fotografia, per chi è appassionato del settore, è una fortuna. Dato che non è detto che tutti abbiano un amico così ho pensato che sarebbe stato utile tramandare questo suo sapere anche a voi. Condividete questo articolo con tutti coloro che vogliono scattarvi delle foto nei vostri momenti danzante, sono certa che vi ringrazieranno.

Oggi vi riporto qualche suggerimento di Davide Bergamini anticipandovi che questo sarà solo il primo articolo di una nuova serie.

Ma passiamo subito alla pratica! Ho chiesto a Davide come bisogna impostare ISO, diaframma e tempi di scatto quando si vuole scattare una foto ad un soggetto danzante.

Fotografare una ballerina può infatti essere difficile perché: le condizioni di luce non sono quasi mai ottimali ed il soggetto è in movimento

Diaframma

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Per qualsiasi spettacolo teatrale dove le condizioni di luce sono critiche avere degli obiettivi luminosi e stabilizzati è praticamente un obbligo. Per “luminoso” si intende qualsiasi lente che arrivi ad un’apertura di diaframma di almeno f/2.8. Non basta però questo per far sì che la foto renda giustizia al soggetto.

 

ISO

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Un’altra impostazione da controllare manualmente sono sicuramente gli ISO. Prendiamo l’esempio di Davide, lui usa una Canon 5D mark III che può essere spinta ad ISO 4000 senza avere pressoché alcun rumore digitale. Ma non è così per tutti i corpi macchina. Se siete dei semplici appassionati probabilmente non disponete di un modello così performante e alzare al massimo gli ISO vi farà avere una foto piena di puntini e molto sfocata (il cosidetto, “rumore“). Il rumore può essere corretto in post-produzione, ma dovrete a quel punto sapervi confrontare anche con software di grafica (come Photoshop e Lightroom, giusto per citare i due più famosi).

Se deciderete di scattare determinate foto in determinate condizioni, avrete due possibilità: spendere un po’ di più per l’acquisto della vostra reflex o, se non volete, accettare i “limiti” fisiologici di quella che utilizzate.

Tempi di scatto

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Aumentare gli ISO è un’operazione che permette di scattare ad una velocità adeguata per “congelare” la ballerina. Se quindi volete effettuare uno scatto statico 1/150 1/250 s sono sufficienti. Davide consiglia di spingere la propria attrezzatura al limite. Ed io, che ho provato, vi consiglierei lo stesso 😉

Un altro metodo per congelare il soggetto inquadrato è l’uso del flash, ma come sapete molte volte in teatro è vietato. Sconsigliate di utilizzarlo a chi deciderà di farvi delle foto.

Non sempre si desidera creare una foto statica, ma si potrebbe voler (o dover, per recuperare uno scatto) giocare sul mosso. Il mosso artistico, richiede comunque un punto di messa a fuoco, quindi le impostazioni di sopra rimangono valide, eccetto il tempo di scatto che per creare movimento mosso intorno al soggetto a fuoco va allungato.

Tanti soggetti, un solo protagonista

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Ora che abbiamo impostato correttamente la macchina, siamo pronti ad affrontare un altro discorso. Parliamo della composizione della foto. Quando in un saggio ci sono più soggetti e si desidera evidenziarne uno può essere molto complicato. Si rischia quasi sempre di avere una ballerina con una gamba o un braccio di qualcun’altra che sbuca da un fianco o dalla testa. Per questo è importante isolare il soggetto, attendere il momento giusto per scattare, altrimenti si rischia di avere troppi elementi di disturbo nella composizione.

Un’alternativa? Il grandangolo, inquadrare tutta la scena, sopratutto in esibizioni di gruppo, è una delle scelte più appropriate. In questi casi è consigliato un 35 mm. Questo tipo di obiettivo, inoltre, vi permette di ridurre l’effetto mosso pur aumentando i tempi di scatto. Il che, abbiamo visto, potrebbe tornare molto utile per le nostre foto!

Foto in esterna ed i luoghi più belli

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Se le condizioni di luce fossero ottimali, come uno spettacolo alla luce del sole, vale tutto ciò che abbiamo detto fino ad ora. L’ unica cosa che sensibilmente varia sono i valori ISO. Inutile alzarli! Inoltre si può andare su tempi di otturatore leggermente più veloci senza influire sulla luminosità finale della foto.

Le location variano in base al vostro gusto, allo stile che volete dare alla foto, alle sensazioni che volete suscitare in chi le guarda. Sono perfetti i siti di archeologia industriale, a Roma per esempio viene spesso usato il gazometro come cornice di molti scatti, o ex fabbriche. Ma non solo, ci sono le pareti con graffiti che possono farvi da sfondo urbano colorato. E poi, per andare sul classico, anche una pineta o una spiaggia sono perfette e mai banali quando le foto sono fatte bene.

Le possibilità sono pressoché infinite, seguite il vostro istinto, il vostro umore e sperimentate!

Un primo piano perfetto

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I segreti per far sì che il ritratto venga bene sono: la messa a fuoco sugli occhi, diaframmi molto aperti e focali dai 50mm in su. L’obiettivo è fondamentale per non distorcere i lineamenti, qualsiasi focale al di sotto di quella consigliata rischia di deformare il soggetto. Lo scopo è di capire come fotografare una ballerina per renderla bella, giusto?


Obiettivi e alternative alla reflex

L’obiettivo principe per foto di questo tipo è il 70-200mm, ma ci sono valide alternative come l’85mm 1.8. Per i ritratti anche il 50 mm 1.8 è perfetto, anche se si rischia di fare un po’ -come si dice in gergo- il dentista, vale a dire ritratti troppo da vicino. Per le foto grandangolari, l’obiettivo migliore per fotografia teatrali è il 35 mm.Davide Bergamini

Costi e alternative nell’acquisto dei corpi macchina e degli obiettivi sono molti, tutto dipende dal budget. Ovvio che più si spende e più si può pretendere di avere ottimi risultati, ma è altrettanto ovvio che spendere troppo, specie agli inizi, non vi garantirà foto di successo. Occorre fare pratica e studiare e per farlo potete partire da una qualsiasi entry-level e con qualsiasi obiettivo.

Una delle cose che ho imparato da Davide è che le foto belle, sono belle a prescindere da ciò che si utilizza per scattare. Ho visto alcuni suoi scatti nati dal suo iPhone che sono dei veri e propri capolavori.

 

Ci sono delle limitazioni, certo. Se non si possiede un’attrezzatura adeguata sarà difficile fare una foto valida a teatro, mentre per una foto di una ballerina in pineta può andare bene anche una compatta. L’importante è rispettare le regole che appagano l’occhio.

E se lui, che è un maestro del settore ci dice “scatta, non importa con cosa!”, forse vale la pena provarci.

Potreste rimanere stupiti dei vostri mezzi e del vostro “occhio” fotografico.

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Comment: 1

  • Eugenio G.
    Rispondi 16/09/2018 14:18

    Condivido quanto riportato nel blog, ma è altrettanto vero che molto dipende anche dalle luci di scena e dalla nostra posizione per scattare.
    Siamo sotto il palco ? Scattiamo dal posto ? Si spera in prima fila. Le luci troppo bianche, che magari cadono a picco sulla ballerina, letteralmente ” bruciano” parte dell’immagine e non sono recuperabili neppure in post-produzione. Ecco qui sarebbe ben accetto un consiglio sulle impostazioni ISO-Tempi-Diaframma. Per congelare un movimento, per esperienza, i tempi non devono essere sotto ai 1/320 o 1/400 di sec. ma, come detto, tutto dipende da quanto è illuminata la scena ed anche dalla velocità con cui vengono eseguiti i movimenti dai ballerini in scena !!!

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