Elisa Scapeccia

4 chiacchiere con..Elisa Scapeccia!

Può la passione per i vestiti far nascere una danzatrice? Sembrerebbe di sì e sopratutto sembra averne fatta nascere una veramente speciale.
Oggi vi presento Elisa Scapeccia ed il suo mondo fatto di coincidenze.

Adoro chiacchierare con altre persone, adoro farlo con persone che hanno tanto da raccontare. Ogni ballerina, lo abbiamo visto con Alia e con Johanna, è un mondo a sé. Oggi vi presento una persona che ho il piacere di conoscere personalmente e l’onore, da qualche mese, di poterci danzare al fianco. Ve l’ho nominata spesso nei miei articoli, perché tanto di ciò che sono e di ciò che conosco è merito suo. Oggi vorrei farla conoscere anche a voi.

Tutto è nato da un vestito

Eleonora Amira: La prima sarà un po’ scontata, ma d’obbligo ed è relativa alla nascita della tua passione per la danza del ventre. Vuoi raccontare come è nata?
Elisa Scapeccia: Mah, definire quando è nata la passione per la danza è tra le cose più difficili che mi potessi chiedere.

Elisa Scapeccia
Elisa Scapeccia

Non è nata in un momento specifico, o per lo meno non lo ricordo.

So che non sognavo di fare la danzatrice. So che ero troppo piccola per rimanere a casa la sera e che i miei genitori mi portavano con loro nelle sale da ballo. Sì, ok, frequentavo il corso con loro, ma era più un lasciarmi trascinare giusto per far qualcosa oltre a nuoto e ginnastica artistica.
Un bel giorno ho visto i maestri danzare e lei aveva un vestito bellissimo, so che promisi a mia madre di mettermi quel vestito prima o poi, qiundi forse era più la passione per i vestiti ?

La danza medio orientale arrivò improvvisamente dopo anni di danze standard (dopo essermi messa quel vestito meraviglioso).La sala dove mi allenavo aveva un corso vuoto e mi chiesero cosa potevano mettere, lo chiesero così, tanto per, ed io dissi senza aver mai visto nessuno spettacolo “danza del ventre” o “samba brasiliana”. La seconda non la trovarono, ma la danza medio orientale sì.
Venne Daniela Amar, io ero una sedicenne che siccome aveva lanciato l’idea era “obbligata” a frequentare per “fare numero” in un corso frequentato da poche persone. Se ne andarono quasi tutte piano piano ed io rimasi del tutto folgorata ed innamorata di questa disciplina.

Le influenze artistiche, i viaggi ed un francobollo

E.: Chi ha influenzato maggiormente il tuo stile?
E.: Dopo un anno con Daniela Amar, venne il Maestro Filippo Rubertini: lui fu l’influenza più forte che mi sono presa.

E.: Con la tua danza hai la fortuna anche di viaggiare molto, a quale posto di quelli in cui ha danzato ti senti più legata?

Elisa Scapeccia tiene tra le mani il francobollo dedicato a lei
Elisa Scapeccia è l’emblema della libertà femminile.

E.: L’Africa, sempre, non so perché, ma l’Africa in generale, come continente e come etnia sparsa nel mondo.

E.: Se dico la parola “francobollo“, cosa mi rispondi? Vuoi raccontare un po’ cosa è successo, come è successo e sopratutto cosa significa per te essere stata scelta per quella stampa?
E.: Il francobollo è stata un‘esperienza assurda.
Nessuna bambina sogna di finire su un francobollo. In realtà non sono sicura di essermene resa conto, è stato tutto grazie al Maestro Nour Eddine Fatty. Lui mi ha presentato ad un mecenate marocchino. Questo mecenate marocchino mi ha portato a Marrakech per uno spettacolo di World Music. In questo spettacolo tra il pubblico c’era un fotografo che mi ha scattato delle foto in sequenza, foto utilizzate da un pittore di Casablanca che ne ha fatto un quadro. Questo quadro è stato comprato dalla famiglia reale e attualmente è di proprietà della principessa. Da lì sono stata ingaggiata dal pittore sulla scia del fortunato quadro. La famiglia reale si è innamorata di un altro quadro e ne ha fatto un francobollo in edizione limitata per la giornata mondiale della donna, come emblema della libertà femminile. Ed io sono semplicemente stata a guardare questi intrecci del destino.

Le Hafla Dancers

E.: Le Hafla Dancers sono la compagnia artistica professionale che hai fondato nel 2009. Che effetto ti fa creare delle coreografie e vederle eseguire da loro? E danzarci insieme invece?Hafla Dancers

E.: Sì, nel 2009 ho fondato una compagnia. Hafla Dancers. L’ho fondata con altre colleghe e con altre insegnanti. Non è stato facile perderle strada facendo ed ho pensato seriamente di chiudere la compagnia, mi ero resa conto che non ero pronta a lasciare le amiche con cui l’avevo fondata, i legami ed i perché di tutto. Ma ho avuto accanto persone che mi hanno spinto a continuare, a resistere e a crederci di nuovo. Ora sono molto orgogliosa del prodotto che proponiamo, è emozione pura vederle ballare e non vedo l’ora di smettere di danzare con loro e sedermi in platea a godermi lo spettacolo.

Botta & Risposta

E.: Ed ora tre domande brevissime. Qual è il colore che preferisci indossare quando balli?
E.: Ottanio.

E.: Quale accessorio preferisci usare nelle tue esibizioni?
E.: Velo.

E.: Qual è la tua canzone preferita per danzare?
E.: Baladi nahuad.

Il rito del silenzio

E.: Mi piace molto chiedere alle altre ballerine se hanno un rito che rispettano prima di danzare, quindi ecco a te questa domanda. Ne hai anche tu uno? Rispetti qualche personalissima regola prima di entrare in scena?
E.: Beh, prima di entrare in scena cerco di isolarmi, di rientrare in emozioni passate per riviverle pienamente e farle vivere al pubblico che mi guarda. Diciamo che il mio rituale preferito è il silenzio. 1 minuto o pochi secondi, ma io con me stessa, ne ho bisogno.

 

Come studiare con Elisa Scapeccia e vederla danzare

Locandina dello spettacolo "Femina" delle Hafla Dancers
Femina Hafla Dancers

E.: Chi desidera studiare con te dove può trovarti? E che eventi ci sono in programma in cui sarà possibile ammirarti danzare?
E.: I miei corsi sono solo a Danza e Dintorni, via Luigi Lilio 99b, a Roma. Tutti i giorni dalle 18 alle 21 circa.
Il 18 febbraio ci sarà il nuovo spettacolo Hafla Dancers, presso il Teatro Cassia.
Sarà un capolavoro di emozioni.

Arrivata alla fine di ogni intervista chiedo sempre alle ballerine di lasciare un consiglio a chi le vede come un esempio e a questa domanda, da parte di Elisa, non c’è stata risposta.
Sapevo perfettamente che non se ne era dimenticata ed il consiglio più bello penso sia da leggere tra le righe di una risposta non data: l’umiltà
Quando ho provato a strapparle comunque un consiglio, ho avuto la conferma di questo e la sua risposta mi ha disarmata, ve la riporto:
Elisa Scapeccia: Ma perché mai seguire me?!? Ci sono persone che hanno ottenuto molto di più, seguissero loro.. Ecco sì, consiglio di voltarsi e seguire loro.. Io mi accodo! ?

Una risposta

  1. ..non conosco questa insegnante,ma dalle sue risposte emerge una personalia’ molto carismatica.
    L ho vista ballare e trasmette emozioni..penso che questa sia la caratteristica principale di una ballerina.
    Il 18 ci saro’ e non vedo l ora di conoscerla..
    anche se attraverso Eleonora Amira, si percepisce una parte della sua essenza..

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