Eleonora Amira

Sono Eleonora Amira, o meglio questo è il mio nome con cui mi conosce chi danza con me. Nella vita “reale” mi chiamo Eleonora Migliore, un nome tanto bello quanto carico di aspettative: ogni interrogazione a scuola, ogni esame all’università e per ultimo ogni colloquio lavorativo ha sempre previsto la domanda di rito “Ah Migliore? Vediamo se lo è anche di fatto”. Questo mi ha portata a crescere con la voglia di dimostrare che non lo fossi solo di nome. Sicuramente un’ottima palestra per la crescita e l’ambizione personale, ma che fatica!

La passione per la danza

Il mio percorso è iniziato quando a 5 anni mia mamma mi ha proposto di provare un corso di danza classica, avete presente l’amore a prima vista? Ecco, mettere una calza rosa, un body e due scarpette è stato per me l’inizio di una lunghissima storia d’amore. Da quel giorno, senza quasi alcuna interruzione, ho praticato la danza in tutte le sue forme, passando per l’hip-hop, il contemporaneo e infine giungere all’orientale.

L'incontro con la danza medio orientale

Non mi ero mai interessata al mondo della danza del ventre fino al giorno in cui ho visto una ballerina in un locale, con dei lunghissimi capelli castani, di una grazia infinita, avvolta in un meraviglioso abito rosa confetto, che mi sorrideva ad ogni “dum” ed ogni “tak”, un po’ come a volermi comunicare qualcosa, qualcosa che solo con il tempo ho compreso.

Poco tempo dopo, del tutto casualmente mia mamma (sempre lei!) decide di trascinarmi a provare un corso di danza del ventre. Solo per accompagnarla, che di andare sola non ne aveva troppa voglia. Da lì, la passione: ho deciso di lasciare la danza contemporanea e mi sono avviata verso questa nuova strada, cercando anche un nome che potesse rispecchiare un’identità tutta nuova che sentivo stava per nascere: Amira.

Oggi ballo, insegno, ma sopratutto studio. Sempre! Per me è diventato fondamentale non più dimostrare di essere migliore di qualcun’altro, ma esserlo rispetto a me stessa, rispetto al mio ieri e l’unico modo per farlo è il costante investimento nello studio. La mia formazione artistica è stata fortemente influenzata da donne meravigliose, prima fra tutte Antonella Perazzo, con la quale ancora studio e che rappresenta per me un esempio unico, di professionalità e di vita.

Il percorso orientale è iniziato invece con Eleonora Nidal e proseguito con Monica Suheila, l’insegnante a cui devo veramente tanto. Infine, l’incontro con Elisa Scapeccia ha stravolto il mio modo di danzare, soprattutto dopo il mio ingresso nelle Hafla Dancers: la sua compagnia di ballo professionale che ha influenzato tantissimo il mio approccio coreografico.

La mia voglia di studiare, migliorare, perfezionarmi e cercare costantemente nuovi stimoli creativi mi ha portata nel tempo ad avvicinarmi anche ad altri stili, come la pizzica salentina sulla quale mi sto formando con la straordinaria Veronica Calati.

eleonora amira

.. e quello con la musica Metal!

Un giorno poi in modo sempre casuale, a seguito di una chiacchierata con Sabrina Agasucci -manager della RockOn Agency– la mia danza ha conosciuto il mondo della musica metal.
Cosa può fare una ballerina di danze orientali per un’agenzia che organizza eventi rock e metal? Se ve lo state chiedendo, sappiate che me lo sono chiesto anche io all’epoca, ma la risposta era semplice: ballare, nulla di più!

Da lì, una nuova entusiasmante avventura mi ha permesso di danzare accanto a gruppi importantissimi dello scenario metal nazionale ed internazionale, come gli Orphaned Land, i Dragonhammer, i Physical Noise…
In quel preciso momento la mia vita, non solo artistica, è cambiata ancora di più.

Oltre la danza

Le mie 24 ore, però, non sono composte solo di conteggi che vanno dall’uno all’otto, di allenamento, insegnamento, serate e spettacoli. 

Oltre a essere un’insegnante certificata e diplomata MIDAS, sono anche laureata in Economia e Management, presso la facoltà di Economia a Tor Vergata con specializzazione in Management aziendale.
Attualmente ricopro il ruolo di responsabile marketing di un’azienda informatica di Roma.

Tutti mi chiedono come si possa conciliare tutto e io penso che il segreto sia solo la passione per ciò che si fa.
Il tempo, credetemi, se c’è passione si trova, il resto? Sono scuse!

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