Ramadan: conosciamo meglio questa tradizione!
Siamo in periodo di Ramadan. Ma esattamente: cosa significa? Oggi voglio parlarvi di questa tradizione importantissima della religione islamica. Sono sempre stata affascinata dalla cultura araba, in tutte le sue declinazioni, e questo è il motivo per cui ho sempre avuto il piacere di approfondire tutti gli aspetti che la costituiscono. Oggi vedremo insieme il significato di questa tradizione, le origini, impareremo ad augurare un buon Ramadan ai nostri amici musulmani e cercheremo di sfatare alcuni miti.
Oggi parleremo di tutti questi aspetti, così da far conoscere, a chi è interessato, un tassello importante di questa cultura legato alla loro religione. E quale momento migliore per farlo se non ora, che i nostri amici musulmani sono in questa importante fase della loro vita spirituale?
Ramadan: significato ed origine
Partiamo dal significato letterale: Ramadan, in arabo significa “torrido”, “caldo” ed è il nome assegnato al nono mese del calendario lunare. In questo periodo Maometto ricevette la rivelazione del Corano da parte dell’Arcangelo Gabriele ed ha preso questo nome poiché, nella tradizione islamica, coincideva con il periodo estivo.
Durante il mese del Ramadan si festeggia quindi un momento importantissimo della storia islamica e della vita religiosa dei musulmani. La ricorrenza del Ramadan costituisce un precetto fondamentale della religione, che deve essere rispettato.
Cosa succede durante il Ramadan
La tradizione vuole che tutto ciò che viene compiuto in questo mese venga “raddoppiato”: sia il bene e sia il male. Per questa ragione in Ramadan c’è una grande attenzione ad allontanarsi dalle cattive abitudini, terrene e spirituali.
I praticanti affrontano un percorso di purificazione che li avvicina al proprio Dio.
Questa purificazione si attua attraverso un grande sforzo fisico e mentale e alcuni soggetti possono essere esonerati dal rispetto di questo dovere religioso. Tra questi rientrano, ad esempio, i bambini, le donne in gravidanza, soggetti anziani o persone che non godono di buona salute.
Se l’impedimento al rispetto del Ramadan è solo temporaneo, il soggetto in questione potrà “recuperarlo” in un periodo differente.
Il Ramadan prevede il “sawm” (ovvero il digiuno). In arabo questo periodo è anche chiamato “Shahr asswm” (il mese del digiuno) oppure “Shahr Ramadan” (il mese del Ramadan).
L’inizio e la fine del digiuno, nell’arco della giornata, sono richiamati con delle preghiere il cui invito è pronunciato dal Muezzin. Il digiuno inizia all’alba e termina al tramonto con il pasto di interruzione (iftaar) che viene consumato dopo il tramonto con la famiglia e i propri amici.
Il Ramadan ha la durata di un mese e, prendendo a riferimento il calendario lunare, non capita mai nello stesso periodo tra un anno e l’altro. Sempre per la stessa ragione l’inizio e la fine possono variare da Paese a Paese e -di conseguenza- varia anche la durata del digiuno giornaliero, in base al Paese stesso.
L’interruzione del digiuno
Il mese di digiuno viene chiuso da una Festa dell’Interruzione (Eid al-Fitr) che ha una durata di tre giorni, dove i musulmani ringraziano Dio per il sostegno che ha dimostrato loro durante il difficile periodo di digiuno.
Il Ramadan, pur prevedendo un sacrificio, non è tuttavia una ricorrenza negativa o triste, anzi. È un’opportunità per sentirsi parte della comunità, un modo per condividere una prova ardua e che dona forza grazie alla condivisione con tutte le altre persone coinvolte. La festa di chiusura, poi, è un momento di gioia ed unione ancora maggiore, poiché si festeggia la purificazione e il raggiungimento di un obiettivo comune e ci si ritrova con amici e familiari, tra regali e dolci, per celebrare questo momento.
Come si augura un buon Ramadan
Se avete degli amici musulmani e volete augurare loro un buon Ramadan potete usare differenti formule, a seconda della fase in cui si trovano. Al suo inizio, si augura: “Ramadan Karim”, dove Karim -che significa generoso- rappresenta un augurio che può essere tradotto come “Che il Ramadan ti sia generoso”.
Quando finisce il mese del Ramadan e si celebra la Festa dello E’id Fitr, si può augurare: E’id Fitr Sai’d oppure E’id Fitr Mubarak. Dove Sai’d significa “felice” e Mubarak “benedetto da Dio”.
Un augurio differente può essere: Kul a’am wa antum bikhayr. Questo è un augurio più generico, adatto quindi per tutte le feste, come augurio di benessere per tutto l’anno a venire. Può pertanto essere utilizzato anche a chiusura del Ramadan.
Miti da sfatare
“Il Ramadan è pericoloso, incita alla guerra”
Riguardo l’Islam c’è molta disinformazione e pregiudizio, purtroppo. Questa tesi, in particolare, viene spesso “dimostrata” da chi la sostiene portando a evidenza che la parola Jihad appare nel Corano in corrispondenza del precetto del Ramadan.
Il Corano indica il Ramadan come uno dei 5 pilastri della religione islamica e si basa sullo sforzo e la tensione (Jihad) di porsi in relazione ad Allah. Jihad (che in arabo significa anche guerra) ha, in questo contesto, un significato ben preciso, legato all’impegno che l’uomo prende per purificarsi ed avvicinarsi a Dio e non ha nulla a che vedere, evidentemente, con la guerra.
“Tutti gli arabi seguono il Ramadan”
Anche qui, purtroppo, si tende a fare una generalizzazione sbagliata. Il Ramadan è una pratica religiosa Islamica e includere tutti gli arabi nella comunità musulmana è sbagliato.
L’Islam è la religione di Stato dell’Arabia Saudita e questa legge richiede che tutti i suoi cittadini siano musulmani. Al di fuori di questa zona, è facile anche trovare minoranze che seguono altre religioni.
La tecnologia al servizio del Ramadan
Per chi fosse interessato a saperne di più o avesse bisogno di conoscere delle applicazioni per praticare al meglio in questo periodo, consiglio Muslim Pro, che -oltre a segnalare con delle notifiche i momenti di preghiera– è dotata anche di una bussola per indicare la direzione de La Mecca, contiene inoltre il Corano (tradotto in 40 lingue).
Spotify propone invece molte playlist a tema Ramadan, vi lascio qui di seguito una di quelle che preferisco:
Conoscevate la storia e il significato di questa tradizione? Spero di avervi dato delle informazioni utili e, se vi fa piacere, condividete questo articolo per aumentare la corretta informazione riguardo qualcosa che spesso, solo per semplice ignoranza, si tende a giudicare negativamente.
Fonti:
https://www.panorama.it/news/ramadan-e-violenza-lequazione-che-non-torna
https://www.papaboys.org/ramadam-auguri-ai-musulmani-per-questo-tempo-di-digiuno-e-penitenza/
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7300.html
Ramadan?? Cosa è come augurare buon digiuno ad un amico/a musulmano/a
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