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Alia Mohamed

4 chiacchiere con.. Alia Mohamed!

La bellezza, la classe, l’eleganza, l’unicità di uno stile senza tempo, vi presento Alia Mohamed.

Ebbene sì. Dopo settimane in cui vi parlavo di novità e cercavo di non svelarvi nulla per non rovinare la sorpresa, ecco la nuova sezione del mio sito.
Per me è stato un piacere ed un onore aver avuto la possibilità di intervistare alcune donne che reputo uniche e meravigliose.
 
Inauguro quindi questa nuova sezione del sito con la straordinaria Alia Mohamed. Vi regalo le sue parole, i suoi racconti, i suoi consigli. Siete pronte a leggere questa chiacchierata?

Come è nata la passione di Alia?

Intervista di Eleonora Amira ad Alia Mohamed

Alia Mohamed

Eleonora Amira: Ciao Alia! Iniziamo con una domanda ovvia, come è iniziata la tua passione per la danza orientale e quando?

Alia Mohamed: Ciao Eleonora, grazie intanto per aver scelto di parlare di me nel tuo sito.
Sono sempre stata affascinata dalla danza, da quando ero bambina.
Mio padre è un percussionista e a volte suonava la darbuka per le ballerine di danza del ventre. Ascoltando la musica e guardando le ballerine danzare sono rimasta ammaliata. Quindi, anche se ho iniziato a studiare danza solamente ai tempi del college, una luce si era accesa molto tempo prima.
 

Conosciamola meglio…

E.: Raccontaci la tua giornata tipo.
 
A.: Sono molto fortunata nel poter condurre una vita danzante: lavoro nel weekend, ma ho il resto della settimana libero.
Sono un gufo: sono sveglia fino a tardi e dormo fino a tardi.
Trascorro le mie giornate facendo cose come lavorare online, cucinare, pulire e così via.
Ho un piccolo studio nel mio appartamento dove danzo e mi alleno. Amo ascoltare musica e odio stare nel silenzio, per questo motivo nel mio appartamento c’è sempre musica!
 
 
Nei weekend ho normalmente 4 spettacoli a serata, in vari ristoranti e sale da narghilè. Questi locali sono sparsi per la città, quindi mi esibisco per mezzora, guido per un’altra mezzora per dirigermi nell’altro locale e riparto. Mi ritrovo a finire tutto verso mezzanotte.
Mi piace stare tranquilla prima di questi spettacoli perché so che mi stancheranno moltissimo.
Se ho in programma uno spettacolo importante mi piace prendermi del tempo extra per allenarmi, meditare e sentirmi pienamente concentrata prima di raggiungere il luogo dell’esibizione.
 

Il suo stile unico: lo stile vintage!

E.: Lo stile Vintage, che ti contraddistingue, non è comune tra le ballerine. Come hai deciso di dedicarti a questo genere e stile?
 
A.: Non è stata una scelta programmata, ho sempre avuto un’attrazione per lo stile Vintage: i costumi, la bellezza e semplicità dei movimenti, il fascino e, sopratutto, la musica.
Quando guardo le danzatrici moderne rimango colpita dalla loro tecnica perfetta, però quando vedo i vecchi filmati dei film egiziani oppure le pellicole degli anni ’50 o ’60, resto totalmente incantata ed ispirata.
Mi comunicano sensazioni differenti.
Così ho iniziato ad esibirmi su brani antichi anche io e a cercare abiti che richiamassero proprio questo stile.
 
I proprietari dei locali dove mi esibisco preferiscono musiche e movimenti più moderni ed incalzanti. Questo non mi ha permesso di entrare a pieno nello stile fino a che non ho iniziato ad esibirmi, come ballerina orientale, in spettacoli di burlesque. Qui ho infatti avuto più opportunità e libertà di esprimere me stessa nel modo che desideravo durante lo spettacolo.
Ho iniziato ad esibirmi con loro circa 5 anni fa e questo è stato il punto di svolta nell’abbracciare del tutto lo stile vintage.
 
E.: C’è un personaggio che ha influenzato maggiormente il tuo stile? Qualche ballerina che potresti definire la tua “musa”?
 
A.: Ce ne sono tante, diciamo che vado a periodi.
Sono sicuramente influenzata da Nagwa Fouad, ma anche Nadia Gamal e Mona Said. Hanno tutte e tre una grandissima presenza scenica e la loro personalità risplende attraverso la loro danza. Mi piacciono anche molto Katy, Souheir Zaki, Fifi Abdo, Na’amet Mokhtar.. sono tutte meravigliose è difficile scegliere!
 
E.: Torniamo al burlesque, di cui ci parlavi prima, in Italia potrebbero non conoscere “The Ruby Revue“. Puoi spiegarci cosa è e sopratutto, cosa rappresenta per te?
 
A.: The Ruby Revue è la compagnia di danza alla quale appartengo.
Questa compagnia è principalmente concentrata sul burlesque, ma io mi esibisco come ballerina orientale e, a volte, abbiamo anche delle scenette di varietà. Facciamo spettacoli mensili all’House of Blues a Dallas e Houston e spesso gli spettacoli registrano il sold out.
Amo questi spettacoli perché il pubblico è differente rispetto a quello di altri spettacoli di danza del ventre o delle sale da narghilè. I nostri spettacoli attirano gente di ogni estrazione sociale e, a volte, persone che non hanno mai visto un’esibizione di danza del ventre dal vivo.
Inoltre sono molto legata alle mie compagne che fanno burlesque e posso trarre ispirazione dal loro fascino, le loro capacità e dalla creatività che portano in scena.

 

Il segreto di Alia

E.: Hai un rito particolare che rispetti prima delle tue esibizioni?
 
A.: Prima delle esibizioni mi piace rilassarmi, ascoltare musica e prepararmi con calma, riscaldandomi un po’.
Inoltre prendo molto tempo anche per fare stretching appena rientro in casa, anche se sono stremata mi fa sentire subito meglio e fa bene al mio corpo.
 
In occasione degli spettacoli più grandi ed importanti preferisco fare un riscaldamento più accurato prima di andare e, spesso, anche un allenamento leggero così che i miei muscoli siano molto riscaldati prima di salire sul palco.
 
Mi piace inoltre meditare affinché io possa sentirmi pienamente concentrata e rilassata. Prima di entrare in scena faccio dei respiri profondi e cerco di visualizzare in che modo potrò sorprendere il pubblico.
 

La danza e la vita privata

E.: Riesci a conciliare la tua vita privata e quella da ballerina, Alia? Hai mai avuto esperienze negative di invidie o gelosie?
 
A.: Sì, appena arrivata nello scenario della danza del ventre a Dallas ho avuto dei problemi con delle ballerine che erano già affermate. Forse si erano sentite minacciate e temevano io stessi invadendo il loro territorio, ma non è durato molto ed in poco tempo ho potuto stringere numerose amicizie anche con altre ballerine della città.
 
Ho avuto anche episodi di gelosia legati ai miei ex fidanzati, in passato, che non si sentivano a proprio agio quando danzavo. Ho imparato in fretta che non potevo uscire con nessuno che avesse dei problemi con la mia danza.
 
Riscontri negativi ne ho avuti anche in famigli. Quando ho iniziato a ballare e questo era demotivante.
Negli anni ho imparato però anche a non dare peso a questi pensieri.
Ho realizzato che molte persone hanno queste reazioni negative per via della loro insicurezza e dei loro limiti.
 

Botta & Risposta

Alia Mohamed

Alia Mohamed

E.: Qual è il colore che preferisci indossare quando balli?

A.: Oro, decisamente oro! Mi piace abbinarlo con molti colori, specialmente con il verde ed il viola. Sono attratta più da colori intensi e pastellati che da quelli fluorescenti. Ma c’è da dire che mi piace molto cambiare e avere un’ampia varietà di colori a disposizione.
 
E.: Qual è l’accessorio che più ti rappresenta nella danza?
 
A.: Le mie ali di iside oro, creano un effetto bellissimo e so sempre di stupire il pubblico.
 
E.: Qual è la tua canzone preferita su cui ballare?
 
A.: La musica è qualcosa che cambio spesso, ma non sono mai stanca di danzare su Quariat Al Fingan. La versione originale di Abdel Halim Hafez. Penso sia un brano meraviglioso e non mi stancherei mai di ascoltarla e danzarla.
 

Il consiglio di Alia Mohamed

Eleonora Amira: Siamo giunte alla fine di questa chiacchierata, che consiglio daresti alle ballerine che vedono in te un esempio da seguire?
 
Alia Mohamed: Un consiglio che darei alle ballerine è di imparare ad improvvisare. Una buona danza, sopratutto nel mondo orientale, nasce dal cuore, non dalla mente.
Devi padroneggiare la danza in maniera naturale e sincera prima di poterla trasmettere con una coreografia.
Un fattore molto importante è la musica che scegli. Devi sempre danzare su qualcosa che veramente ami e che ti EMOZIONA.
Il pubblico può rimanere colpito dalla tua tecnica, ma non sentire alcuna connessione con la tua personalità.
Devi essere assorta nella tua danza, è questo che ti permette di brillare ed è ciò che permette al tuo pubblico di trovarsi in sintonia con te.

Video di Alia Mohamed

La conoscevate questa splendida creatura? Cosa ne pensate di queste parole? Volete vedere la sua danza? Ecco a voi qualche video delle performance live di Alia Mohamed:
 
Dance of the Moon
 
Queen of the Nile
 
Se siete interessate a studiare, in Italia, con Alia Mohamed mandate pure una richiesta di informazioni (senza impegno) all’indirizzo mail: eleonora@eleonoraamira.com e vi fornirò tutti i dettagli <3
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Comment: 1

  • ig
    Rispondi 04/08/2017 08:05

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    Is this a paid theme or did you modify it your self?
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