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Oriental tango: passione e sensualità

Sei in cerca di informazioni sull’oriental tango? Conosci le origini del tango? Ti è capitato mai di ascoltare un tango rivisitato in chiave orientale? Da cosa nasce questa fusione e come può un ballo di coppia trasformarsi in una danza di gruppo o solista lo vedremo oggi insieme!

L’oriental tango è uno stile relativamente nuovo della danza orientale. Nasce per fondere due danze ben distinte che -vedremo- si mischiano perfettamente, al punto di diventare uno stile a sé stante.

Prima di avventurarci nell’oriental tango però, andiamo a capire cosa è il tango e quali sono le sue origini.

Le origini del tango: il linguaggio degli immigrati

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Il tango affonda le sue origini alla fine del XIX secolo a Buenos Aires e Montevideo. Quello che mi piace delle sue origini è il suo significato. Nasce infatti come una sorta di linguaggio comune tra immigrati di diverse nazionalità, sopratutto europee, tra cui anche immigrati italiani. Lo sottolineo perché se c’è una cosa che alcuni italiani hanno dimenticato, sopratutto ultimamente, è che immigrati lo siamo stati anche noi. E sarebbe bene tenerlo a mente, sempre.

Ma torniamo al nostro tango. Senza dilungarci troppo (online troverete tantissimi articoli che parlano proprio di come sia nata questa danza e musica) possiamo in sintesi dire che nasce come fusione tra la musica popolare del luogo, quindi argentina, e quella europea. Non ha origini nobili, tutto il contrario. La musica e la danza erano infatti usati come svago “popolare”. Il tango nasce quindi da un “mix” di culture e generi e serviva per parlare, danzare e cantare l’amore, la passione, la nostalgia, la malinconia, il dolore, la felicità. Il tango era, ed è tuttora, una danza altamente espressiva ed interpretativa e trovo, personalmente, delle analogie fortissime con il baladi proprio per questa ragione.

Vediamo quindi cosa queste due danze così diverse possono avere in comune e come è possibile fonderle al meglio per ottenere uno stile unico e affascinante.

L’oriental tango: il tango e la danza del ventre

La prima associazione che riscontro tra le due è proprio questo carico espressivo del tango di cui accennavo. Carico espressivo che ritroviamo anche in molti folklori arabi, il baladi fra tutti. Come potrete leggere dai numerosi contributi online sul tango, questo movimento nasce come una forma di improvvisazione sia musicale sia coreografica e questo è esattamente quanto è successo per la danza orientale che, prima di diventare una vera e propria disciplina artistica, era una danza nata dal popolo e tramandata di generazione in generazione. Entrambe queste danze hanno quindi in comune la componente di improvvisazione e quella comunicativa e di narrazione di sentimenti e stati d’animo.

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A livello musicale, il tango è eseguito in 2/4 o 4/4 (se parliamo di milonga o tango) e 3/4 (per il tango vals). Pensate ora ai principali ritmi che riscontriamo nei brani di musica araba. Cosa vi è venuto in mente? Probabilmente saidi, malfuf, maqsoum, vals.. Tutti ritmi proprio in 2, 3 e 4. Unire due stili di danza che si eseguono su strutture musicali simili consente di amalgamare alla perfezione i movimenti.

Vediamo bene quindi i movimenti. Oggi il tango è molto diffuso ed estremamente codificato ed è un tipico ballo di coppia. In questa danza conduce l’uomo e la donna può (in base alla guida maschile) scegliere se e dove inserire a sua discrezione determinati abbellimenti. Tutti i movimenti sono sensuali, eleganti e fluidi. La donna è leggermente protesa in avanti, i volti spesso sono vicinissimi.

Molto usati dalla donna nel tango sono: movimenti repentini di testa, rond de jambe, scatti audaci eseguiti con piedi e gambe. Molti di questi movimenti li abbiamo anche nella danza orientale, quelli diversi si possono “prendere in prestito” dal tango ed inserirlo nella nostra coreografia di oriental tango. Questa fusione infatti, sia per la struttura musicale, sia per la cadenza discontinua dei brani permette di spaziare molto tra movimenti fluidi e movimenti scattosi. E questo avviene sia nel tango e sia nella danza orientale.

Per eseguire un oriental tango si può scegliere di usare musiche tipiche del tango e movimenti tipici della danza orientale o anche musiche del tango rivisitate in chiave orientale (a fine articolo vi lascio il link al mio oriental tango preferito) e movimenti di entrambe le danze.

Qualche suggerimento per danzare al meglio

Le possibilità per danzare un “oriental tango” sono quindi pressoché infinite, molto sta alla vostra fantasia.

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Un consiglio che mi sento di darvi è di non cimentarvi nell’inserimento di movimenti tipici del tango senza averli studiati. Seguite un corso di tango (o qualche lezione mirata) per poter apprendere al meglio i veri movimenti del tango ed inserirli poi nelle vostre coreografie in maniera corretta.

Essendo il tango un ballo di coppia è bello inoltre sperimentare combinazioni a due, anche se nel vostro gruppo siete tutte donne. In fin dei conti, il tango alle origini si ballava solo tra uomini!! 😉

Come abbigliamento, essendo uno stile recente, non esiste una regola. I colori più adatti potrebbero essere il nero ed il rosso e potreste scegliere un abito intero o un classico sharqi. La gonna è bene che vi permetta di muovere le gambe in maniera ampia, quindi sì a gonne lunghe con ampio spacco laterale e gonne a doppia lunghezza.

Per il resto, come sempre, giocate, mixate, sperimentate, inventate e create il vostro personalissimo stile. Solo a quel punto il vostro tango sarà l’espressione delle vostre emozioni.

 

Avevate mai ballato un tango orientale? Pronte a provare? Vi lascio il mio brano preferito, sperando possa portarvi ispirazione:

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