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Digital detox? La vita offline ne ha bisogno!

Dopo una lunghissima pausa dal web, torno per parlarne con voi. Parlare delle ragioni per cui c’è stata, delle cose che ho capito, della vita offline e di come ripristinare un ottimo equilibrio tra vita reale e virtuale. Io ho iniziato il mio digital detox. E voi? Sapete cos’è? Volete provare?

Digital detox è una parola che nel mondo iperconnesso di oggi spaventa molto. Perché si riferisce ad una disintossicazione dal mondo digital

Tu hai bisogno di un digital detox?

Vediamo se siete dipendenti o meno dal mondo virtuale e se quindi vi occorre un digital detox. Vi capita mai di entrare nel panico se non trovate subito il vostro smartphone? Se tutto ad un tratto la rete ed il segnale vanno via? Se i GB della vostra promozione finiscono? E la prima cosa che fate la mattina appena svegli è per caso prendere il vostro telefono? Se la risposta è sì, penso che anche voi -come me- avete bisogno di un digital detox.

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Rimanere senza internet, nel 2018, sembra tanto impensabile quanto difficile. Questo accade perché siamo abituati a fare tutto con il nostro tablet, con i nostri pc, con il nostro smartphone. Rimanere senza questi strumenti, quindi, ci destabilizza un po’. E quando ce ne rendiamo conto, questo ci destabilizza ancor di più. Ci troviamo in una situazione di vera e propria dipendenza, una dipendenza che richiede quindi una disintossicazione. La digital detox, per l’appunto. E questa dipendenza non risparmia nessuno, neanche noi ballerine! Quanti gruppi WhatsApp tra allieve e maestre? Quanti brani trovati con Shazam? Quanti video condivisi con le compagne di corso su Facebook? Quanti scambi di foto e video dopo ogni spettacolo?

Ragionando su questo, in questi mesi, ho avuto realmente bisogno di allontanarmi da tutto ciò. Perché la dipendenza digitale, oltre ad essere dannosa per i rapporti interpersonali reali, crea tantissima distrazione. Una distrazione che spesso ci porta via tempo e concentrazione. Cosa che in questo periodo pieno di cose da fare nella vita reale, non potevo permettermi. Ed ecco quindi spiegata la mia assenza. Ora che ho ritrovato il mio equilibrio, voglio condividerlo con voi e dirvi anche come regolerò la mia attività sul web.

Prima di spiegarvi cosa ne sarà del blog e del canale, vi voglio lasciare 5 consigli che potranno aiutare anche voi ad iniziare il percorso di digital detox.

5 tecniche di digital detox

Ci sono tantissimi modi per allontanarsi da internet, qui ve ne elenco solo 5. Ma se l’argomento vi dovesse interessare, ci saranno degli aggiornamenti.

Partiamo dal presupposto che non dobbiamo eliminare del tutto la tecnologia, ma solamente ri-educarci al suo utilizzo. Quindi niente misure drastiche, non si può spegnere il proprio telefono per 24 ore. Come ci possiamo “disintossicare” quindi?

  1. Come prima cosa, dandosi delle regole. (E sopratutto, rispettandole). Se avete bisogno di controllare la posta, o i social potete farlo, ma è bene darsi un orario. Potete decidere 2 volte al giorno per un tempo non superiore a 30 minuti, per esempio. Stabilite un orario e rispettate sempre quello. Se potete, nel weekend, rimuovete del tutto questa attività.
  2. Rimuovete le notifiche delle applicazioni non necessarie. A meno che non usiate una determinata applicazione per lavoro, levate le notifiche. Le potrete controllare nei tempi che vi siete dati al punto numero 1. Essere sempre interrotti da un “din din”, fa perdere tempo e concentrazione (per non parlare di quanto le notifiche “push” incidano negativamente sulla durata della batteria del vostro dispositivo!)
  3. Posate il telefono, quando siete in compagnia. Il che non significa, anche qui, toglierlo del tutto. Ma semplicemente posarlo per dare importanza a chi vi circonda. Potete lasciare la suoneria, perché se si attendono chiamate importanti è bene essere reperibili. Ma guardare fisso lo schermo mentre qualcuno vi parla, o mentre siete a tavola, o quando siete in giro, non solo è evitabile, ma anche sconsigliato. Posare il telefono, metterlo in tasca o in borsa, vi permette di restare connessi con ciò che vi circonda, con le persone che avete accanto. Oltre tutto, tutto ciò, è alla base dell’educazione. Se qualcuno chiama, sarà il telefono a squillare e voi avrete tutto il tempo per riprenderlo e rispondere.
  4. Non sentitevi in obbligo di rispondere e non pretendete che gli altri vi rispondano. Una delle novità tecnologiche più brutte e più pericolose per la privacy, sono le notifiche di consegna e lettura. Le famose “spunte blu”. Qualsiasi persona può vedere se il messaggio è stato consegnato e letto. Questo significa che se non si riceve una risposta, iniziano a sorgere dubbi sui vari motivi che possano aver spinto l’altra persona a non rispondere. Non cedete a questo meccanismo. Sentitevi liberi di aprire un messaggio e rispondere. Aprire un messaggio e rispondere più tardi. Aprire un messaggio e non rispondere. La vostra vita è più importante di qualsiasi notifica, se avete altro da fare, rispettatevi. Continuate a fare altro. Allo stesso tempo, se qualcuno non vi risponde, rispettatelo. Ognuno ha i suoi buoni motivi per leggere e non rispondere e nessuno ha il diritto di chiedervi il motivo o insinuarne le cause.
  5. Come ultimo consiglio, ma ce ne sarebbero tantissimi altri, vi consiglio di scaricare delle applicazioni di produttività sul vostro smartphone. Possono aiutarvi a tenere distante (per slot di tempo che decidete voi) il vostro smartphone e dedicarvi ad altro. Un’app molto carina e che uso spesso quando ho delle scadenze da rispettare è “Forest” (qui il link per scaricarla su Android e qui su iOS). Il funzionamento è semplicissimo. Si “pianta” virtualmente un albero e questo alberello cresce se (e solo se) non viene usato il dispositivo nei minuti impostati.

E quindi di eleonoraamira.com che ne sarà?

Ora che vi ho dato qualche suggerimento su come migliorare il vostro equilibrio tra vita online ed offline, voglio chiudere anticipandovi cosa ne sarà del mio canale, del blog e di tutto ciò che fa parte della mia vita virtuale. 

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Ci tengo da subito a dire che non smetterò di fare video, né di curare il mio blog personale per il ditigal detox! Anzi, avrete contenuti settimanali che programmerò con largo anticipo al fine di garantirvi articoli e video sempre nuovi. Quello che mi trovo costretta a fare è ridurre però le interazioni sui social. Mi è capitato sempre più spesso (e di questo sono felicissima) che molte di voi mi abbiano contattata in privato. A volte anche per avere delucidazioni e chiarimenti su temi trattati sul canale e sul blog.

Ho sempre risposto con piacere e nulla mi ha reso più felice. In alcuni casi però questo scambio di messaggi ha preso un piega strana.

La mia disponibilità a chiarire dubbi e rispondere a domande, non può (e non vuole) tradursi in un continuo e quotidiano scambio di messaggi. Ne va della mia vita personale. Ho fatto sempre notare con gentilezza quando questo limite stava per essere superato ed a volte sono stata fraintesa. Ed eccomi quindi costretta a cambiare atteggiamento, verso tutte.

Dico che sono a completa disposizione sul blog, sul canale e sui social per chiarimenti e dubbi. Ma questo non può (e non deve) tradursi nella pretesa di un contatto “full time” con me. Quello che non posso (e non voglio) più fare è rispondere via chat a ciascuna di voi su approfondimenti tecnici e spiegazioni dettagliate, che possono essere date al meglio solo a lezione. La danza non si studia a parole e scrivendola in chat può crearsi confusione. Dato che è successo, non voglio si ripeta. Il mio canale ed il mio blog, sono curati con professionalità ed amore, ma restano una passione e desidero rimangano tali, è questo il modo migliore che ho di trasmettervi la mia danza. Senza pressioni, senza obblighi.


Io continuerò il mio percorso online per ognuna di voi, per le mie allieve e per le persone più distanti da me, ma ricordate sempre che il mio sarà solo un supporto, mai paragonabile al contatto reale con la vostra maestra.

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