Le 5 canzoni da riconoscere al primo dum!
Siete nuove del mondo orientale e vorreste conoscere le canzoni per la danza del ventre più famose? Ecco i brani che ogni ballerina dovrebbe conoscere (e i relativi significati)
Oggi si parla di musica, di danza e sopratutto di canzoni per la danza del ventre!
La tradizione del lunedì danzante e degli articoli sul mio blog non è finita! Eccoci con un nuovissimo articolo, ma stavolta di martedì, c’è tutta una serie infinita di eventi che mi hanno tenuta lontana dal pc, dalla rete e quindi dal sito, ma la voglia di riprendere a scrivere era talmente tanta che attendere il prossimo lunedì per pubblicare era impensabile, quindi eccomi qui, a parlare questa volta di musica per la danza del ventre!
Quali canzoni per la danza del ventre?
Vi state domandando quale musica ballare in una serata araba? Che canzoni scegliere per andare sul sicuro? Se siete nuove nel mondo della danza orientale è possibile che non conosciate le canzoni per la danza del ventre reputate “più famose” ed è bene rimediare. Questo articolo nasce proprio con l’intenzione di classificare 5 canzoni, la base di un repertorio classico per la danza orientale. Questo articolo però può essere utile anche alle ballerine più affermate che, pur conoscendo queste canzoni, potrebbero non conoscere i significati.
Io, come avrete modo di capire conoscendomi, raramente uso brani classici per le mie performance, ma trovo importantissimo, per cultura personale e rispetto di questa arte, conoscere i brani che hanno fatto la storia della musica orientale per la danza del ventre.
Specifico sempre canzoni per la danza del ventre perché, come mi è stato insegnato, la musica araba è un ampio mondo, pieno di sfumature, generi e significati e solo una parte di questo mondo può essere utilizzata per danzare. Per questo è importante per noi occidentali conoscere il senso e le intenzioni di un brano orientale, per evitare errori interpretativi, ritrovarsi a danzare brani che non andrebbero danzati e risultare così inappropriate o (ancor peggio) offensive.
Proprio per questo, con l’aiuto di blogger straniere e di validi amici madrelingua inizieremo oggi un percorso musicale che ci aiuterà a non cadere in nessun errore e danzare in tutta tranquillità.
Le 5 da riconoscere al primo dum..
L’elenco che troverete e che ho deciso di scrivere non include le canzoni per la danza del ventre “più belle” in assoluto e soprattutto -nominandone solo 5- non può ritenersi esaustivo, mancheranno sicuramente quelle che per voi sono le più belle.
Tuttavia da qualche parte occorre pur cominciare ed oggi inizieremo questo percorso musicale partendo da quelle che (secondo me) sono le 5 canzoni che una danzatrice di danze orientali non può non aver ascoltato almeno una volta nella vita.
Vi consiglio di cercare queste canzoni online (sono tutte presenti su YouTube) e ascoltarle durante la lettura, io è così che ho scritto questo articolo! 😉
Ed ecco l’elenco delle 5 canzoni per la danza del ventre da riconoscere al primo dum!
Alf Layla wa Layla
Partiamo da questo brano. Non una canzone, ma “la” canzone. È un brano struggente che narra di una storia d’amore, sospirata ed interpretata magistralmente da Oum Kalthoum. Il brano è stato composto da Baligh Hamdi e scritto da Morsi Gamil Aziz.
Questo brano parla d’amore e specifica quanto questo sentimento possa cambiare la vita. Lo descrive come un sentimento che può trasformare un deserto arido in un giardino fiorito, quale metafora più bella? Il titolo, letteralmente, significa “mille notti, una notte” ed è un canto alla notte, alla quale si chiede di non giungere al termine ed un canto al sole al quale si chiede di non sorgere, affinché si possa continuare a vivere quella notte lunghissima di amore con il proprio amato.
La versione originale ha una durata notevole, per questo le versioni moderne sono formate solo dalla parte iniziale e da quella finale di questo pezzo.
Entra Omri
E già il titolo la dice lunga: “tu sei la mia vita”. È il secondo brano che secondo me merita di essere conosciuto, è un brano composto da Mohammed Abdel Wahab ed è una perla della musica araba.
Il testo, interpretato sempre da Oum Kalthoum, porta con sé un messaggio bellissimo, relativo anch’esso all’amore e alla possibilità di vedere, grazie a questo sentimento, la propria vita attraverso una nuova luce, dell’importanza di amare la propria esistenza anche grazie ad un’altra persona.
Entra Omri e Alf Layla wa Layla credo siano ideali per esibizioni ricche di passionalità, interpretazione e amore.
Habeena Habeena
È una canzone che richiama la tradizione, ha un sapore vintage e anche qui si parla di amore (lo dice anche il titolo, habeena infatti significa “amami”)
A differenza degli altri due brani, questa è più un’implorazione, habbena habeena parla infatti di un amore non corrisposto.
Questa canzone di Farid Al-Altrache, al primo ascolto e non conoscendo le parole, fa pensare tutto il contrario di ciò che in realtà significa e per questo, seppur la melodia evochi allegria, sarebbe meglio evitare di ballarla con il sorriso e magari ad un matrimonio, non è propriamente un bell’auspicio augurare a una coppia di sposini di non essere corrisposti.
Shik shak shok
Lo avrete sentito e risentito milioni di volte, così come milioni di volte vi sarà capitato di veder danzare le percussioni di questo dinamico baladi da qualche ballerina. Se così non fosse, rimediate, subito! La voglia di ballare vi travolgerà già dai primi 10 secondi di questo brano di Hassan abou el Seoul. La canzone è un’esortazione alla danza, un baladi che, stando letteralmente al testo, attraversa il cuore ed accende gli occhi di luce. Il titolo è una riproduzione onomatopeica dei suoni della tabla.
Inizialmente ho faticato ad apprezzare questa canzone, non riuscivo ad entrare nel mood giusto per danzarla, ma poi è diventata la colonna sonora dei miei allenamenti.
Lamma bada yatathanna
Merita un discorso a parte. Questo brano è un Muwashahah (un termine usato per identificare un genere musicale nato per la rappresentazione di poesie) e ritengo meriti un posto in questo elenco.
Come tutti i Muwashahah viene eseguito su un ritmo in 10/8, il ritmo di Lamma bada è il samai. Questo ritmo nasce per essere ascoltato, ed è per questo che merita un discorso a parte: si può o non si può ballare un muwashahah? Non tutti sono d’accordo. Nonostante anche i grandi maestri della danza orientale abbiano più e più volte interpretato questo pezzo danzando.
In virtù di ciò pensate bene se è il caso o meno di ballare un pezzo così “azzardato”. Se siete certe di non irritare nessuno, occorre allora scegliere un abito adeguato e i movimenti giusti. Lamma bada yatathanna, significa più o meno “quando lei inizia a muoversi” e parla di amore, di rapimento estatico e di attrazione. Non si è, ad oggi, certi del significato letterale in quanto è una poesia talmente antica che il linguaggio arcaico è di difficile comprensione anche per i madrelingua.
Ricordate che Lamma bada è una poesia, tenetelo a mente nel danzarla.
E voi? Quali sono le 5 canzoni per la danza del ventre che reputate “must-known”?
Condividetele, danzate ed ascoltate tanta musica. Io vi auguro, come sempre, buona danza!
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anna e mariarosaria
19/03/2018 08:32tre di queste musiche mi mancano , me le manderesti all email rosaryanna@gmail.com
grazie infinite anche per qusti super articoli
Eleonora Amira
24/03/2018 17:24Grazie a te per i messaggi e per i complimenti! Io utilizzo Spotify per ascoltare musica, come dissi anche in un articolo sui regali 🙂 Quindi non dispongo dei file specifici, ma puoi trovarli sia su Spotify e sia su YouTube! Se hai difficoltà, mandami una mail, sarò felice di mandarti i link!